GIUSEPPE E FIDALMA LISIO – IL TESSUTO D’ARTE TRA PASSATO E FUTURO
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La mostra “Giuseppe e Fidalma Lisio. Il Tessuto d’Arte tra passato e futuro” – a cura della Fondazione Arte della Seta Lisio in collaborazione con il Laboratorio Tramandiamo – è allestita presso il Museo dell’Arte della Lana – Lanificio di Stia, dal 14 ottobre 2017 al 4 marzo 2018 e vede esposti velluti e broccati, capi d’abbigliamento e accessori, documenti e fotografie storiche, a delineare momenti di vita di due paladini del Tessuto d’Arte.
Il percorso della mostra ha inizio con testimonianze fotografiche e documentali di Giuseppe Lisio, formatosi a Milano alla fine dell’Ottocento presso una delle più note tessiture dell’epoca –la Luigi Osnago- che aprì la sua manifattura e il suo primo negozio a Firenze nel 1906. Prendendo lezione da un passato eccellente nel quale la produzione italiana di velluti e broccati tessuti a mano primeggiava nel mondo, Lisio si impose conquistando una nicchia del mercato internazionale con tessuti di qualità superiore. Sia per l’accurata lavorazione che per le materie prime – sempre e solo pura seta e filati d’oro e d’argento – che per le tinture scelte, i tessuti staccati dai telai Jacquard manuali della Lisio si sono sempre distinti tra le produzioni di spicco italiane.
Prerogativa importante dei tessuti Lisio sono stati da sempre i riferimenti puntuali alla storia dell’ornato tessile, testimoniato da esemplari antichi e dalle opere di pittori famosi come da artisti anonimi. Appassionato cultore di storia dell’arte, Giuseppe Lisio faceva riprodurre o reinventare moduli decorativi che hanno caratterizzato le diverse epoche, applicati rigorosamente con le tecniche tessili più ricche e complesse, quali velluti operati tagliati e ricci, broccati in seta, oro e argento. Velluti e broccati famosi della produzione Lisio quali il “Mercurio”, il broccato “Primavera” o il “Veronese”, sono solo alcuni dei più famosi riferimenti artistici in mostra.
La riproposta dei disegni e delle tecniche antiche hanno permesso a questi tessuti un perfetto adattamento ad arredi in stile, abbigliamenti da alta cerimonia e soprattutto le ottime competenze delle maestranze hanno messo le solide basi per la fama della Lisio nelle ricostruzioni storiche per i lavori di restauro di ambienti monumentali facenti parte di patrimoni culturali importanti. Come il suo conterraneo e amico Gabriele d’Annunzio, del quale la mostra espone alcune testimonianze epistolari, Giuseppe amava il bello e il ben fatto, che trasmettessero al contempo contenuti significativi.
Il percorso espositivo prosegue poi con Fidalma Lisio: la via tracciata da Giuseppe Lisio venne poi ripresa nel secondo dopoguerra dalla figlia, che mantenne alta la fede in una vera e propria missione di vita quale è stato il tramandare un’Arte antica, vista come radice feconda per un futuro di sviluppo. Fidalma amava circondarsi del lavoro del padre, indossava gilet, borsette e abiti e rigorosamente creati in tessuti Lisio, a testimonianza dell’orgoglio e l’amore per l’azienda di famiglia, nonché di tutti i suoi dipendenti.
La sua ferrea volontà di preservare e tramandare l’arte della tessitura manuale di velluti e broccati in seta ha portato alla nascita nel 1971 della Fondazione Arte della Seta Lisio, che attraverso le sue attività manifatturiera, didattica e culturale si è proposta come polo esemplare nel mantenimento di una tradizione sulla quale fondare una creatività moderna.
Da una parte infatti la continuità della produzione dei tessuti che hanno fatto l’Arte della Seta Lisio grande nel mondo, dall’altra una nuova progettazione esemplificativa di come la tessitura manuale Jacquard possa essere un mezzo oggi per ideare tessuti esclusivi e di nuova concezione. I nuovi lavori creati per l’Alta Moda – come ad esempio le Baguette Fendi in mostra – corrono paralleli a quelli studiati per le ricostruzioni storiche di ambienti e di costumi. L’immenso patrimonio di esperienze e di conoscenze continuano tutt’oggi ad essere a disposizione delle nuove generazioni, che vedono nella Scuola della Fondazione Lisio un polo di formazione altamente specializzante e unico nel suo genere per la stretta connessione tra le attività manifatturiere e didattiche.
Fino dai suoi esordi agli inizi degli anni ottanta, la Scuola ha maturato un’esperienza di richiamo internazionale. Studia specifici programmi di formazione per conto di Istituti d’Arte, Università italiane, europee e americane; organizza corsi individuali di formazione e collabora in progetti di ricerca.
La mostra esporrà lavori creati negli anni da studenti di ogni parte del mondo. I percorsi didattici sono diversi a seconda delle aree di interesse – antico e contemporaneo – e dei settori – tessuti, ricami, merletti, arazzi, tappeti; diversi i livelli di apprendimento – dai livelli base a quelli di alta specializzazione -; diversi i punti di vista con i quali si affrontano le materie finalizzati agli obiettivi da raggiungere.
L’obiettivo di Fidalma di perpetuare una tradizione così importante e mostrarne al mondo l’immenso valore si esprime ancora oggi anche nel settore Culturale tramite la promozione e la diffusione della cultura tessile: mostre, pubblicazioni, convegni, giornate di studi, seminari e soprattutto, la cura e l’edizione della rivista semestrale “Jacquard. Pagine di cultura tessile”. Riferimento editoriale per tutti gli studiosi che si occupano di ricerche e approfondimenti nei vari ambiti dei tessili antichi e contemporanei. “Jacquard” dà anche voce alle relazioni di interventi di restauro e conservazione e dedica spazi a musei e collezioni tessili, a recensioni e segnalazioni di mostre e pubblicazioni.
Per contattare la Fondazione “Arte della Seta Lisio”:
Comunicazione e Promozione
Fondazione Arte della Seta Lisio – Firenze
T. +39 0556801340 F. +39 055680436
comunicazione@fondazionelisio.org – www.fondazionelisio.org
Periodo Mostra
14 ottobre 2017 – 4 marzo 2018
Informazioni:
Elia Fiumicelli nasce nel 1994 a Montevarchi (Ar) ma vive a Stia, in Casentino, vallata ricca di tradizioni storiche e culturali da cui prende spunto per indirizzare i suoi studi.
Frequenta la sezione “Design del tessuto” all’Istituto d’Arte “Piero della Francesca” di Arezzo. Già negli anni scolastici si distingue all’interno del suo percorso di studi e alcune sue opere vengono selezionate per arricchire le pareti dell’Ospedale San Donato e del Comune di Arezzo.
In questo periodo comincia anche il suo percorso espositivo, grazie al sostegno dei suoi insegnanti che riconoscono nel giovane artista un talento da valorizzare.
Terminati gli studi si reca, in veste di stagista, a “La Mantero Seta” di Como. Qui, affiancato da personale altamente qualificato, lavora nella sezione “Divisione Donna”, dove comincia a mettere le basi del suo bagaglio conoscitivo attraverso un’esperienza unica e importante per la sua formazione professionale. A Como inizia a disegnare i suoi primi tessuti, selezionati e presentati dall’azienda a Parigi nell’ambito della prestigiosa “Fiera Premièr Vision”.
Il percorso con La Mantero prosegue con l’inserimento nella factory aziendale, dove si confronta con artisti e designer provenienti da Olanda e Russia. In questi anni in cui i suoi studi ottengono crescenti riconoscimenti e collaborazioni, intraprende un percorso artistico parallelo e più personale dedicandosi alla pittura, in cui sviluppa una cifra stilistica altamente personale e riconoscibile.
Dal 2016 collabora con la galleria ExpArt Studio&Gallery, con la quale ha organizzato la sua prima mostra personale, ha presenziato in collettive, ha partecipato all’AAF di Milano e alle seconda edizione de “La grande Bellezza”, presso il Castello di Obernberg Am Inn in Austria.
Periodo Mostra
29 luglio – 3 settembre 2017





